L’evento Wine&Siena lancia la città di Siena come “capitale italiana del vino”. Grandi anche le sfide e le opportunità per le aziende, tra cambiamenti climatici e internazionalizzazione.
Due convegni nati dalla collaborazione tra l’organizzazione di Wine&Siena, l’Università degli Studi di Siena e la Fondazione Itinera di Confcommercio mettono in luce l’importanza di puntare sulla qualità e la formazione per affrontare al meglio le sfide poste dai cambiamenti climatici e quelle legate alla conquista di nuovi mercati, in particolare quelli asiatici.
E’ stato lo stesso WineHunter Helmuth Köcher a proporre Siena come “capitale italiana del vino” durante la manifestazione del 26 e 27 gennaio. La città toscana e l’evento Wine&Siena – Capolavori del Gusto si propongono come motore trainante di opportunità per tutto il Paese. Durante i convegni “Cambiamenti climatici e sostenibilità: nuove sfide per le imprese vitivinicole e le istituzioni” e “Nuovi orizzonti del vino italiano fra mercati asiatici rivoluzione digitale e biologico” vari gli aspetti trattati e interessanti le proposte emerse. A mettere d’accordo istituzioni, mondo accademico e aziende è la necessità di collaborare e fare rete. I prodotti enogastronomici italiani infatti sono molto amati e ricercati dagli stranieri, ma è un errore pensare solo al consumo all’interno dei propri confini, bisogna creare reti d’impresa per valorizzare le proprie eccellenze all’estero. Per riuscire a crearsi uno spazio commerciale nei paesi stranieri, le aziende vitivinicole italiane, che mediamente sono di piccole dimensioni e a struttura familiare, devono investire nelle nuove generazioni e nella loro formazione, anche con esperienze all’estero. Nasce inoltre dal confronto e l’interazione fra università e aziende una nuova offerta formativa che ha l’intento di creare nuove lauree triennali sperimentali ad orientamento professionale, il cui primo esempio è il corso di laurea in “Agribusiness” proposto proprio dall’ateneo senese. Diventa inoltre fondamentale portare avanti un’azione di formazione sul gusto del vino italiano. Altro aspetto fondamentale per emergere nel mercato è accettare la sfida digitale e coglierne le opportunità, aprendosi alle potenzialità della vendita online. Infine vanno tenuti presenti i gusti del mercato orientale, attualmente fortemente influenzato dal vino bordolese, ed è necessario imparare a creare abbinamenti con la cucina asiatica. Infine, parlando di gusto e cambiamento climatico ecco che con l’innalzamento della temperatura le uve sono sempre più precoci e meno acide e la gradazione alcolica del vino aumenta. Ecco quindi che diventa fondamentale mettere in atto nuove strategie, modificando i sistemi di coltivazione e sfruttando il grande patrimonio costituito dai vitigni autoctoni del nostro Paese.
L’evento Wine&Siena chiude l’edizione 2019 con un tutto esaurito e oltre 3mila accessi nei diversi palazzi storici in cui si svolge la manifestazione. Alle consuete location di Palazzo Pubblico, Banca Monte dei Paschi di Siena – Rocca Salimbeni e il Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione, quest’anno si sono aggiunte quella di Palazzo Squarcialupi dove si è svolto lo Small Plates Dinner con la partecipazione dei ristoranti senesi e Palazzo Sansedoni dove si sono svolte alcune attesissime Masterclasses e Seminari. Una manifestazione i cui numeri aumentano sia come visitatori che come operatori e che cresce sempre più in termini di qualità.